“Introducing Letizia Gambi”: un album di “cultural fusion” candidato al 55th Grammy Awards

E’ candidato al 55th Grammy Awards l’album di esordio di Letizia Gambi Introducing Letizia Gambi un progetto musicale originale che l’artista napoletana ha ideato e sviluppato in collaborazione con il produttore e batterista tra i più acclamati a livello mondiale: Lenny White. Considerato uno dei padri fondatori della fusion nella sua lunga carriera ha lavorato con personaggi del calibro di Herbie Hancock, LL Cool JSantanaStan Getz, Gil Evans, Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Marcus MillerMichel Petrucciani, Chaka Khan. Lenny White è stato conquistato dal talento di Letizia Gambi e in diciotto mesi di lavoro frenetico tra Milano, Roma e New York ha visto la luce Introducing Letizia Gambi, prodotto da Jando Music. Il disco sarà presentato, mercoledì 21 novembre (ore 18) alla Fnac Napoli (via Luca Giordano, 59); in questa occasione la cantante sarà accompagnata da Andrea Rea al pianoforte e Daniele Sorrentino al contrabbasso. Sintesi di due mondi apparentemente lontani eppure in grado generare un sound in equilibrio tra l’heritage jazz-nero-americano con quello melodico mediterraneo, Introducing è un esempio di “cultural fusion”. I brani dell’album sono molto diversi tra loro ma accomunati da uno stile inconfondibile. Si passa dalle atmosfere arabeggianti e vagamente sudamericane di Appocundria, famosa cover di Pino Daniele impreziosita dal piano di Chick Corea, a quelle del brano di Prince The question of U dove Gato Barbieri suona un solo di rara bellezza. La famosissima Tu si ’na cosa grande diventa You are so special (unica incisione in inglese autorizzata da Franca Gandolfi, moglie di Domenico Modugno, che ne è rimasta affascinata), una ballad jazz di ampi respiri con la tromba di Wallace Roney. Il cd è stato registrato negli Stati Uniti, eccezion fatta per Secret Tears,  riadattamento in inglese dell’aria Una furtiva lagrima tratta dall’opera L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, incisa in Italia insieme ad Antonio Faraò, Dario Rosciglione, Max Ionata.

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